DUE SPETTACOLI E UN CONCERTO PER IL WEEKEND
TEATRO BINARIO 7 DI MONZA
Il 25 ottobre in sala Picasso
Polmoni
Atto unico per lo spettacolo che racconta una storia d’amore lunga una vita
U (uomo) e D (donna) sono una giovane coppia che contempla la possibilità di avere un figlio. L’intero atto unico racconta la loro storia d’amore dai trent’anni fino alla loro vecchiaia: D rimane incinta, ha un aborto spontaneo, i due si separano. U ha un’altra ed è in procinto di sposarsi ma D bussa alla sua porta pochi giorni prima dell’evento: è incinta, lui è il padre.
D e U si sposano, hanno un figlio. Assistiamo al suo primo giorno di scuola, alla sua laurea e al suo matrimonio per proseguire con l’operazione al cuore di U e la sua morte.
Nell’ultima scena D, rimasta sola, visita la tomba del marito.
Note di regia
Ogni fase della vita ha le proprie tappe e i propri traguardi. A trent’anni i nostri genitori erano sposati, avevano già due figli, un lavoro stabile. Anche loro avranno avuto paura delle proprie scelte e delle responsabilità che esse comportavano, ma si sono mossi su dei binari sicuri, su cui era difficile deragliare.
Da quando abbiamo superato i trenta anche noi, avendo tutti e tre una relazione stabile, ci siamo chiesti, a più riprese, se era il caso di fare un figlio e, se sì, quando. A queste domande non riusciamo a dare una risposta ferma. Da un lato ci sembra di avere mille obiettivi personali da perseguire e di avere ancora così tanto da capire che insegnare a un altro essere umano come si sta al mondo ci sembra un’impresa titanica.
Polmoni quindi ci ha molto colpiti: non solo perché perfettamente in linea con il nostro sentire, ma anche per il suo rapporto con il tempo, che potremmo definire il terzo protagonista. In un’ora e mezzo di spettacolo si assiste al susseguirsi di almeno quarant’anni di vita di una coppia, puntando la lente d’ingrandimento soprattutto in quella fase in cui c’è il difficilissimo passaggio da “figli” a "genitori". Nel testo vediamo susseguirsi le ambientazioni più disparate: U e D sono prima all’Ikea, poi all’interno di una macchina, di un soggiorno, al parco, in un bagno pubblico, al bar e così via. Nella nostra messa in scena il palco è vuoto, come consigliato dall’autore. Però l’uso di alcune musiche e di pochi elementi scenici trascina lo spettatore in una dimensione più astratta e immaginifica, in contrapposizione con la recitazione serrata e concreta dei due interpreti.
Lo spettatore si trova in uno spazio neutro, in cui tutto può essere qualsiasi cosa e in cui il tempo non è assoluto e progressivo, ma asseconda il sentire dei due protagonisti nella loro ricerca del profondo senso dell’essere genitore e della vita in generale. Data la natura del nostro impulso comune nella scelta di questo testo e la natura dello stesso, nell’ essere sorretto unicamente dal rapporto e dal gioco dei due attori in scena, abbiamo deciso che la regia fosse condivisa.
Ensemble Duomo in sala Chaplin il 26 ottobre
La musica italiana nel cinema
In arrivo il primo concerto di “Terra. Musica, voci e paesaggi sonori”
per un viaggio musicale tra i capolavori del grande schermo
La musica italiana per il cinema ha originato capolavori indimenticabili creando straordinari connubi tra registi e compositori. Tra questi, quello tra Federico Fellini e Nino Rota che ha dato veste musicale ai capolavori felliniani qui proposti: dai più famosi La strada e La dolce vita ai meno frequentati Il bidone e Casanova. Stretto anche il legame tra Alberto Sordi e Piero Piccioni, musicista spesso sottovalutato. Il programma comprende poi un Morricone molto particolare, “cantato” in portoghese su testi scritti appositamente dalla grande interprete Dulce Pontes.
Ennio MORRICONE C’era una volta in America (Suite)
Barco abandonado (Per le antiche scale)
Renascer (Mosè)
Nosso mar (Metti una sera a cena)
No ano que vem (Come Maddalena)
House of no regrets (Chi mai)
Nino ROTA La strada
La dolce vita
Il Padrino
Il bidone
8 e ½
Ennio MORRICONE Il buono il brutto il cattivo:
Storia di un soldato - L’estasi dell’oro
Piero PICCIONI C’era una volta
Fumo di Londra
Il medico della mutua
Elaborazioni di Roberto Porroni
In sala Chaplin nel pomeriggio di domenica 27 ottobre un’avventura di Halloween
Mortina e Carletto
Primo spettacolo della stagione per la rassegna “Teatro+Tempo Famiglie”
È la notte di Halloween e Mortina e Carletto stanno gironzolando per la città con il loro cestino delle caramelle. Suonano i campanelli delle case che costeggiano i grandi marciapiedi, illuminati per l’occasione dagli occhi gialli e sbrilluccicanti delle zucche decorative. Tra un dolcetto e uno scherzetto Mortina e Carletto non si accorgono di essere arrivati alle ultime case della città, proprio davanti al cancello di un cimitero abbandonato.
Per Mortina è l’occasione di vivere una nuova, elettrizzante avventura: lei infatti non ha mai paura di nulla, al contrario di Carletto che si spaventa anche della sua ombra.
All’improvviso dall’altra parte del cancello una voce si alza stridula: è quella della strega Drusilla, pronta rubare le caramelle ai due malcapitati e a rinchiuderli con un incantesimo nella terra di Samhain, la casa degli spiriti, un posto senza dolci né colori. Solo il coraggio di Mortina, l’innocenza di Carletto e l’incontro con alcuni personaggi stravaganti aiuteranno i due bambini a trovare la strada di casa.
Note
“Dolcetto o scherzetto?”: non è solo una filastrocca per bambini, ma un vero e proprio mantra per esorcizzare la paura dei mostri, della morte e del buio. Durante la ricorrenza di Halloween spettri spaventosi, streghe cattive, vampiri affamati, mummie e zombie tornano in vita, ma la paura lascia spazio al gioco e al divertimento. L'emozione della paura è fondamentale per l’essere umano: protegge dai pericoli che possono nuocere alla nostra vita o quella degli altri. Ciò che è estraneo ci può cogliere alla sprovvista facendoci sentire indifesi. I bambini lo sanno benissimo. Di solito da piccoli si tende a sentirsi minacciati da elementi animati e inanimati: buio, mostri, vuoto, ombre. Nella cultura popolare tutto questo prende un significato differente e aiuta a ritualizzare e a prendere le distanze dalle proprie paure. Nel gioco della finzione i bambini scoprono come anche questi personaggi non siano poi così pericolosi e possono percepire il fatto che facciano parte di un mondo immaginario. Scherzare sugli elementi legati alla morte può essere un modo per esorcizzare l'angoscia della fine e della perdita della vita.
TEATRO BINARIO 7
testo di Maurizio Brandalese e Alberto Viscardi
con Alberto Viscardi, Maurizio Brandalese, Sara Pagani
regia di Maurizio Brandalese
produzione Dedalus
data spettacolo
domenica 27 ottobre alle 16
sala Chaplin
età consigliata dai 3 ai 10 anni
biglietti
adulti 8 euro | under 14 4 euro
prenota online
Per info e prenotazioni:
Teatro Binario 7
via Filippo Turati 8, Monza
039 2027002 | biglietteria@binario7.org
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