CAUCASO E FUORINORMA
"IL RE FANCIULLO"
IL NUOVO FILM DI ALESSANDRA LANCELLOTTI
CINEMA FARNESE DI ROMA
Martedì 3 dicembre 2024
Il film documentario sulla figura di Franz Paludetto, principe dei galleristi, è il primo evento in collaborazione con l’associazione Fuorinorma dalla scomparsa del suo fondatore, il critico e curatore Adriano Aprà, e viene proiettato in occasione della pubblicazione della colonna sonora a cura dell’etichetta DIACRONIE media
Caucaso con Fuorinorma – La via neosperimentale del cinema italiano presenta martedì 3 dicembre 2024, alle 19,00 al Cinema Farnese di Roma, “Il Re fanciullo”, il nuovo film documentario di Alessandra Lancellotti, il racconto sotto forma di confessione e di fiaba di uno dei più grandi galleristi italiani, Franz Paludetto. L’occasione rappresenta non soltanto la prima proiezione romana del film, ma anche il primo evento in collaborazione con l’associazione Fuorinorma dalla scomparsa del suo fondatore, il critico, saggista e curatore artistico Adriano Aprà. Così dichiara Cristina Torelli, Presidente dell’Associazione Fuorinorma: «Il 15 aprile 2024 ci lascia Adriano Aprà, lasciando un grande vuoto umano, culturale, intellettuale. Sono pervenuti articoli e condoglianze da tutto il mondo della cultura cinematografica, istituzioni, autori, festival, critici, scuole di cinema e università, operatori del settore. La rassegna cinematografica Fuorinorma, ultima sua grande fatica dopo un lungo percorso nel campo della sperimentazione cinematografica su moltissimi fronti, nacque nel 2017 dalla consapevolezza che negli ultimi anni si è manifestata in Italia una tendenza, che ha definito neosperimentale, sia nel cinema di finzione che in quello documentario, che si muove in direzione di un rinnovamento delle forme espressive, rinnovamento che finalmente allinea il cinema italiano alle ricerche più avanzate in campo mondiale». L’associazione Fuorinorma, insieme a un gruppo operativo di studiosi e amici composto da autori, professori universitari, colleghi critici e curatori, ha così deciso di raccogliere il seminato di Aprà, presentandone il lavoro, le scelte critiche e curatoriali per provare ad accompagnarle nel futuro.
La proiezione a Roma de “Il Re fanciullo” vedrà la presenza della regista Alessandra Lancellotti ed Enrico Masi (fondatore di Caucaso e regista cinematografico), in dialogo con Giacomo Ravesi, stretto collaboratore dell’Associazione.
Presentato in prima mondiale a DocLisboa 2023, uno degli avamposti del documentario europeo, e dopo l’anteprima italiana al Bellaria Film Festival 2024, appuntamento storico del cinema indipendente internazionale, dopo il tour che ha portato diversi riconoscimenti di pubblico e critica, il film arriva nella capitale anche in occasione della pubblicazione della colonna sonora a cura dell’etichetta discografica DIACRONIE media.
Il film è prodotto da Caucaso, realtà con un curriculum di festival internazionali autorevoli, e dalla portoghese Tempestade, in collaborazione con Archivio Nazionale del Cinema di Impresa e Castello di Rivara – Museo d’Arte contemporanea, con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte, distribuzione internazionale Ant!dote.
Franz Paludetto, figura straordinaria di gallerista e dell’arte contemporanea, scomparso a maggio 2023 dopo aver affiancato alcuni giganti come Alighiero Boetti, Gina Pane, Pino Pascali, Luigi Ontani, Hermann Nitsch, Gordon Matta-Clark, è stato un autentico corsaro del mondo dell’arte, seduttivo e appartato, che ha dato vita a una dozzina di spazi espositivi tra Torino, Milano, Roma, Norimberga. Soprattutto, ha realizzato uno spazio utopico senza uguali al mondo: il Castello di Rivara.
Situato in altura, a 30 chilometri da Torino, dal 1983 per 40 anni il Castello di Rivara, luogo medievale denso di arte e storia, con Paludetto è divenuto una residenza unica per artisti. Il gallerista ne ha accolti a decine, e questi (che vivevano nel castello da pochi giorni, a mesi, alcuni per anni) hanno lasciato nei suoi spazi un’opera. La collezione del castello di Rivara è divenuta, così, un imponente caleidoscopio di fantasie del ‘900 e del Duemila. Paludetto è stato il castellano/gallerista di quest’utopia, che ha portato sguardi da tutto il mondo in un piccolo paesino nel canavese. Figlio di un podestà fascista (motivo di persecuzioni dolorose per lui nel dopoguerra) Paludetto ha avuto una vita avventurosa e romanzesca.
Il film intreccia la sua storia con quella di un altro cenacolo, di un secolo prima, animato dal grande architetto e maestro del restauro europeo Alfredo D’Andrade, che proprio a Rivara iniziò la sua carriera, prima come pittore, poi come architetto, e divenne celebre per il Borgo Medievale (1884), oggi patrimonio della città di Torino.
La giovane regista del film nel Castello ha passato diverse stagioni per dieci anni, tra il 2013 e il 2023, crescendo anche di fianco a Franz come architetto, artista e regista.
Il film è un amuleto, un racconto magico ed elegiaco, fatto di vecchie pellicole, affascinanti archivi, opere d’arte e confessioni rubate e complici, un intenso lavoro visuale e di montaggio su vecchie pellicole in 16 mm, e sul sonoro che intreccia le composizioni di Héctor Cavallaro e la voce di Daniela Pes (Premio Tenco miglior opera prima).
Con la morte a 84 anni di Franz Paludetto, e pochi mesi dopo quella improvvisa del figlio Davide, che dirigeva il Castello di Rivara, il castello ha ora un destino incerto. “Il Re fanciullo” è l’ultima traccia diretta e visionaria di un’esperienza unica nel contemporaneo.
Info e biglietti:
www.cinemafarnese.it/movie/il-re-fanciullo/
SINOSSI FILM “IL RE FANCIULLO”
C’era una volta un castello su una montagna, con dentro un uomo. L’uomo mise dentro al castello tutto il conflitto e tutta la bellezza del mondo. Il suo nome era Franz, era giunto ai piedi delle Alpi lasciandosi alle spalle una storia di violenza. Era stato il figlio di un podestà, fuggiva dalle brutalità perpetrate dal regime durante la guerra e, come riscatto dal trauma del fascismo, aveva deciso di dedicare la sua vita alla creazione di un cenacolo d’arte. Alla fine dell’Ottocento, il castello era già stato sede di una scuola di pittura, che aveva avviato una rivoluzione sul paesaggio dipinto dal vero. Tra i maggiori esponenti, vi era l’eclettico Alfredo D’Andrade, anche restauratore della preziosa dimora. La confessione di Franz inizia quando un’ultima artista, la regista del film, compie uno scavo nella memoria del luogo. Nel corso di un racconto lungo un decennio, mentre si vede la giovane crescere, il gallerista si impossessa dei suoi ricordi e si avvicina alla morte.
Alessandra Lancellotti
Alessandra Lancellotti è architetto, archivista e regista di documentari. Studia architettura alla Technische Universität di Vienna e al Politecnico di Torino. In questo ateneo svolge un dottorato di ricerca ed è curatrice della cineteca del Dipartimento di Architettura e Design. Dal 2014 lavora per la produzione cinematografica Caucaso. È regista insieme a Enrico Masi del film Lucus a Lucendo. A proposito di Carlo Levi. Presentato al Torino Film Festival nel 2019, il film è stato prodotto da Caucaso insieme a Luce Cinecittà, anche distributore. Il Re Fanciullo, il suo lavoro successivo prodotto da Caucaso e distribuito da Ant!dote, è stato presentato in prima mondiale a DocLisboa 2023 e in prima italiana al Bellaria Film Festival.
2023 - Il Re Fanciullo | 67’| documentario (regista)
2019 - Lucus a Lucendo. A proposito di Carlo Levi | 78’ | documentario
(regista con Enrico Masi)
2019 - Shelter – Addio all’Eden | 81’ | documentario (assistente alla regia)
2016 - Lepanto - Ultimo Cangaceiro | 71’ | documentario (assistente alla regia)
Alessandra Lancellotti è architetto, archivista e regista di documentari. Studia architettura alla Technische Universität di Vienna e al Politecnico di Torino. In questo ateneo svolge un dottorato di ricerca ed è curatrice della cineteca del Dipartimento di Architettura e Design. Dal 2014 lavora per la produzione cinematografica Caucaso. È regista insieme a Enrico Masi del film Lucus a Lucendo. A proposito di Carlo Levi. Presentato al Torino Film Festival nel 2019, il film è stato prodotto da Caucaso insieme a Luce Cinecittà, anche distributore. Il Re Fanciullo, il suo lavoro successivo prodotto da Caucaso e distribuito da Ant!dote, è stato presentato in prima mondiale a DocLisboa 2023 e in prima italiana al Bellaria Film Festival.
2023 - Il Re Fanciullo | 67’| documentario (regista)
2019 - Lucus a Lucendo. A proposito di Carlo Levi | 78’ | documentario
(regista con Enrico Masi)
2019 - Shelter – Addio all’Eden | 81’ | documentario (assistente alla regia)
2016 - Lepanto - Ultimo Cangaceiro | 71’ | documentario (assistente alla regia)
TESTO CRITICO DI EDOARDO MARIANI
Fuorinorma - La via neosperimentale del cinema italiano
Un fanciullo scende in una corsa folle dalle colline di un bosco in autunno. Caduto come un angelo sulla Terra cosparsa di foglie secche, si rifugia presto nelle profondità dell’incertezza della vita. Le linee libere di un letto disfatto, il vuoto lasciato da una foresta decostruita e la malinconia del progetto di restauro di un palazzo in via d’estinzione. Tutto il mondo è universo e ogni opera è paese.
La fuga dall’albero genealogico e l’incontro con la famiglia dell’arte e dell’architettura di Alfredo De Andrade. “Cip cip!”, dice la rondine liberata, che è turbine e voglia di vivere. Il Re Fanciullo racconta la favola di Franz Paludetto, avventuriero e gallerista che acquisì il Castello di Rivara nel 1981, con lo scopo di riunire Storie, Sguardi e Saperi al di là delle epoche in un unico nido-ottovolante.
Il gesto eterno di due fanciulli sopravvive oggi all’interno dei cancelli silenti che abbracciano il complesso architettonico medievale-neobarocco, ieri cenacolo di artisti e intellettuali, oggi museo d’arte contemporanea.
Castelli, Case, Ponti, Dipinti, Automobili, Film, Cimiteri, Fabbriche, Argini, Fotografie, Melodie e Pianoforti sono tutte questioni umane fondate con il solo obiettivo di contenere le nostre memorie, vissute da soli ma ereditate da tutti.
Il Re Fanciullo
anno di produzione 2023 | paese di produzione ITA/PT | durata 67’ | formati di ripresa 16mm, nastro magnetico, archivio - colore/bn | lingua originale italiano | sottotitoli inglesi | formato di proiezione DCP - 2K Academy
CAST E CREDITI
con Franz Paludetto
un film di Alessandra Lancellotti
prodotto da Caucaso e Tempestade
in collaborazione con Archivio Nazionale Cinema d’Impresa e Castello di Rivara
con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte - Doc Film Fund
distribuzione internazionale Ant!dote
scritto e diretto da Alessandra Lancellotti
produttori Stefano Migliore, João Pedro Amorim
produttore esecutivo Davide Paludetto
supervisione artistica Enrico Masi
immagine, suono Alessandra Lancellotti, Enrico Masi
sceneggiatura Alessandra Lancellotti, Marlon Pellegrini
montaggio Enrico Masi, Carlotta Guaraldo
colonna sonora Héctor Cavallaro
musicisti Héctor Cavallaro, Laura Loriga, Nicola Negrini, Daniela Pes
con il contributo musicale di Daniela Pes
disegno del suono Jacopo Bonora, Giovanni Corona
color grading Danilo Monte
comitato scientifico Edoardo Di Mauro (Accademia Albertina di Belle Arti di Torino), Teresa Cunha Ferreira (Università di Porto), Maurizio Guerri (Università di Urbino), Emanuele Morezzi (Politecnico di Torino), Monica Naretto (Politecnico di Torino), Annalisa Pesando (Università degli Studi di Torino)
Hanno collaborato alla realizzazione del film: Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova, Galleria d'Arte Moderna di Genova, Comune di Genova, Archivio Storico della Soprintendenza Archeologica Belle Arti Paesaggio per la Città Metropolitana di Torino, Architeca del Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino, Archivio di Stato di Torino, Atlantis - Il mondo sommerso degli archivi, Gal Valli del Canavese, Comune di Rivara, Comune di Oderzo.
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