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martedì 28 gennaio 2025

"SCENE DA UN MATRIMONIO"
DI INGMAR BERGMAN
TEATRO SOCIALE DI BRESCIA

30 e 31 gennaio 2025
Un regista emergente, due attori talentuosi e affermati. E un tema attualissimo: la storia di una coppia che cerca di restare unita pur soffrendo crepe e insoddisfazioni. E una crisi matrimoniale che si trasforma, nel confronto con l’altro, in una radiografia del sé.

Sono gli ingredienti di Scene da un matrimonio, il capolavoro cinematografico di Ingmar Bergman, che approda a Brescia, nella versione teatrale diretta da Raphael Tobia Vogel. Protagonisti dello spettacolo, il bresciano e pluripremiato Fausto Cabra – di cui si ricorda, tra le creazioni realizzate con il CTB, lo spettacolo Le città invisibili. Il futuro è un dovere, prodotto in occasione di Bergamo Brescia Capitale della cultura 2023 – e Sara Lazzaro volto noto al grande pubblico televisivo per la sua partecipazione a DOC e The Young Pope.

Inserito nella programmazione della cinquantunesima Stagione del Centro Teatrale Bresciano, intitolata L’arte è pace, Scene da un matrimonio sarà in scena al Teatro Sociale di Brescia (via Felice Cavallotti, 20) il 30 e il 31 gennaio 2025, sempre alle ore 20.30.

Il testo dello spettacolo è di Ingmar Bergman, nella traduzione di Piero Monaci e con l’adattamento di Alessandro D’Alatri. La regia è di Raphael Tobia Vogel e gli interpreti sono Fausto Cabra e Sara Lazzaro. Le scene sono di Nicolas Bovey, le luci di Oscar Frosio, le musiche di Matteo Ceccarini, i costumi di Nicoletta Ceccolini, i contenuti video di Luca Condorelli. La produzione è firmata Teatro Franco Parenti.

Scene da un matrimonio è realizzato grazie al sostegno di Ministero della Cultura, Gruppo A2A, Fondazione ASM, Gruppo BCC Agrobresciano, ABP Nocivelli.

Lo spettacolo trae ispirazione dal celebre capolavoro di Ingmar Bergman, proposto come miniserie televisiva cinquant’anni fa e successivamente trasformata in lungometraggio. Un’opera capace di lasciare un segno indelebile, non solo nella storia del cinema. È la storia di una coppia che cerca un modo per rimanere unita e apparire felice, pur vivendo un rapporto segnato da crepe e insoddisfazioni, rabbia, risentimento e tensioni accumulati negli anni. Lo spettacolo esplora temi universali quali il matrimonio, la famiglia borghese e le convenzioni sociali, e sottolinea il peso delle maschere che impediscono la vera conoscenza e una relazione autentica.

Scene da un matrimonio
di Ingmar Bergman
traduzione Piero Monaci adattamento Alessandro D’Alatri
regia Raphael Tobia Vogel
con Fausto Cabra e Sara Lazzaro
scene Nicolas Bovey luci Oscar Frosio
musiche Matteo Ceccarini costumi Nicoletta Ceccolini
contenuti video Luca Condorelli
produzione Teatro Franco Parenti
In accordo con Arcadia & Ricono Ltd per gentile concessione di Joseph Weinberger Limited, Londra, per conto della Ingmar Bergman Foundationc Josef Weinberger Ltd, www.josef-weinberger.com www.ingmarbergman.se

Note di regia di Raphael Tobia Vogel

Giovanni e Marianna sono sposati da dieci anni, hanno due figlie piccole e una vita apparentemente ideale. Si avvertono solo delle piccole crepe nell’adempiere alle pesanti responsabilità sociali e familiari che la vita borghese impone loro. Desiderano rompere quella gabbia di doveri e di obblighi imposti dalla società. Malgrado la loro età adulta ci appaiono come due bambini. E come tali, finiranno per scagliarsi uno contro l’altra. Troppi il risentimento e l’odio coltivati negli anni, ma tenuti ben nascosti. Il loro amore però, seppur imperfetto, violento, fatto anche di dipendenza e patologia, non muore mai del tutto: anche quando il tumulto della passione e quello della vendetta saranno tramontati, Giovanni e Marianna non riusciranno mai a stare l’uno senza l’altra. E una volta superati e abbandonati i concetti di matrimonio e di famiglia, torneranno a un affetto più dolce, docile ma anche più profondo. Si saranno fatti la guerra, ne saranno usciti entrambi scon¬fitti e potranno ¬ finalmente deporre le armi.

Ma la vera guerra avviene dentro loro stessi: i nostri protagonisti si scontrano con un profondo senso di vuoto e di confusione nel non riuscire ad afferrare il senso della loro vita. Si annoiano a vivere la monotonia della ripetizione. Qualcosa è morto in loro quando la quotidianità ha preso il sopravvento sulla sorpresa. Trovano nell’altro quegli stessi demoni che vorrebbero annientare in loro stessi.

Dopo una vita intera con addosso maschere, una vita passata a “nascondere la spazzatura sotto il tappeto”, i loro spiriti devastatori emergono portando tanto dolore, ma ¬ finalmente anche verità. Osserviamo da vicino e ininterrottamente il dimenarsi di due esseri umani complessi e contraddittori, come fossero sotto una gigantesca lente di ingrandimento che mette a fuoco ciò che è più doloroso. Bergman ci dice che la vita dei sentimenti e così complicata che, forse, solo attraverso le lenti della ¬finzione riusciamo a vedere tutto ciò che nella nostra vita quotidiana fa troppo male e a volte non vogliamo vedere. Vorrei che questo spettacolo fosse anche un campanello di allarme per tutti noi. Soprattutto in una epoca in cui l’evasione dai problemi, l’autodistruzione e, in particolare, la violenza coniugale sono tristemente molto attuali.

Vorrei che il pubblico sentisse di essere seduto in prima ¬ fila a testimoniare segretamente, a sbirciare dentro l’intimità di questa coppia e di questa casa che, peraltro, è come una sorta di terzo personaggio. Per questo ho voluto una scena che trasmettesse una sensazione di claustrofobia, simile a quella vissuta dai personaggi. Come i nostri due protagonisti, anche la casa vive una trasformazione nel tempo. Al principio contemporanea, claustrofobica, speci¬fica e piena di oggetti, progressivamente subirà uno sventramento che la porterà a essere senza tempo, ariosa e universale. Una sorta di casa delle memorie e dei ricordi, piena di ferite e detriti del loro rapporto.

Biglietti

Intero

Platea 29 €
I galleria 22 €
II galleria 19 €
III galleria 15 € ridotto gruppi*

platea 26 €
I galleria 20 €
II galleria 17 €
III galleria 13 € ridotto speciale**

platea 21 €
I galleria 18 €
II galleria 15 €
III galleria 11 €

Riduzioni

* la riduzione gruppi è riservata esclusivamente ai tesserati Soci Coop, Arci, Feltrinelli, Touring Club e titolari carta Ikea family. CRAL aziendali, biblioteche e altri enti e associazioni convenzionati con il Centro Teatrale Bresciano possono rivolgersi per informazioni e prenotazioni al numero 030 2928617 o alla e-mail: organizzazione@centroteatralebresciano.it

** la riduzione speciale è riservata a giovani fino a 25 anni e ultrasessantacinquenni

Modalità di acquisto

- Biglietteria del Teatro Sociale Via Felice Cavallotti, 20 – Brescia

t. 030 2808600; e-mail biglietteria@centroteatralebresciano.it

> da martedì a sabato dalle ore 16.00 alle 19.00

> domenica dalle ore 15.30 alle 18.00 solo nei giorni di spettacolo

> 30 minuti prima dell’inizio di ogni spettacolo saranno in vendita esclusivamente i biglietti per la serata stessa.

- Punto vendita CTB Piazza della Loggia, 6 – Brescia

t. 030 2928609; e-mail biglietteria@centroteatralebresciano.it

> da martedì a venerdì ore 10.00 - 13.00 (escluso i festivi)

- Biglietteria telefonica

> t. 376 0450269 – da martedì a venerdì dalle ore 10.00 alle 13.00 (escluso i festivi)

> t. 376 0450011 – da martedì a sabato dalle ore 16.00 alle 19.00; domenica dalle ore 15.30 alle 18.00

Si informa che agli acquisti effettuati telefonicamente e pagati con carta di credito verrà applicata la maggiorazione pari al 2,5% del costo dell’abbonamento o biglietto.

- On-line sul sito www.vivaticket.it e in tutti i punti vendita del circuito VIVATICKET

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