"SUPPLICI"
DI EURIPIDE
TEATRO ELFO PUCCINI DI MILANO
Il dramma di Euripide, per la regia di Serena Sinigaglia, vede in scena le storiche attrici di ATIR - Matilde Facheris, Maria Pilar Pérez Aspa, Arianna Scommegna e Sandra Zoccolan - e segna l’inizio di una collaborazione artistica tra la regista Serena Sinigaglia e alcune delle più interessanti attrici della scena teatrale contemporanea - Francesca Ciocchetti, Giorgia Senesi e Debora Zuin - dando vita a un cast straordinario.
"Potenti, travolgenti, rigorose in ogni passaggio" sono le parole che descrivono le attrici e il loro talento nelle motivazioni del Premio della Critica 2022 - Associazione Nazionale dei Critici di Teatro.
"Gioiello teatrale, frutto di una collaborazione che unisce eccellenza e passione" sono le parole del Premio Hystrio - Twister 2023 .
Dalle note di regia
«Amo i classici da sempre: con essi imparo cos’è il teatro e cos’è l’essere umano. Con i contemporanei imparo a conoscere la realtà presente e l’epoca in cui vivo. Insomma classico e contemporaneo si riguardano, si specchiano l’un con l’altro, si nutrono a vicenda. Come tradizione e innovazione.
Il crollo dei valori dell’umanesimo, il prevalere della forza, dell’ambiguità più feroce, il trionfo del narcisismo e della pochezza emergono dal testo di Euripide per ritrovarsi intatti tra le pieghe dei giorni stranianti e strazianti che stiamo vivendo.
È incredibile quanto una scrittura che risale al 423 a.C. risuoni chiara e forte alle orecchie di un cittadino del terzo millennio.
La democrazia ateniese fa acqua da ogni parte, contraddice i suoi stessi valori, è populismo che finge di affermare i sacri valori della libertà. È manipolazione a tratti persino grossolana, si chiama democrazia ma assomiglia troppo ad un’oligarchia. Sembra lo strumento migliore per scansare le responsabilità e restare ad ogni costo sempre e comunque impuniti. È la legge del più forte, anche se apparentemente garantisce spazio e parola a tutti.
Le supplici sono le sette madri degli eroi uccisi presso le porte di Tebe. Giungono ad Atene per implorare Teseo: recuperi i cadaveri dei vinti, dei figli uccisi, a costo di fare guerra a Tebe che non li vuole restituire.
Tebe sotto la tirannide di Creonte, Atene sotto la democrazia di Teseo. Ancora una volta una stranezza: può essere la democrazia in mano ad una persona sola? Non è una contraddizione in termini?
Il discorso tanto caro a Euripide, che parla di pacifismo e amore tra i popoli, di dolore e di pietà di queste madri che hanno perso i figli, di un intero paese che ha perso i propri eroi, si intreccia con un sottile ragionamento politico, capace di rendere questa tragedia un unicum per l’antichità.
Sette madri, sette attrici: Francesca Ciocchetti, Matilde Facheris, Maria Pilar Pérez Aspa, Arianna Scommegna, Giorgia Senesi, Sandra Zoccolan, Deborah Zuin.
Queste attrici straordinarie, a cui mi lega un lungo sodalizio artistico, interpretano dunque il coro delle supplici e sono anche, di volta in volta, i diversi personaggi della tragedia: Teseo, l’araldo tebano, Etra, Adrasto, il messaggero, il coro dei bimbi, Atena.
Un rito funebre che si trasforma in un rito di memoria attiva, un andare a scandagliare le ragioni politiche che hanno portato alla morte i figli e più in generale alla distruzione dei valori dell’umanesimo. Che siano le donne a compiere questo viaggio di ricostruzione e conoscenza mi è parso necessario e naturale».
Serena Sinigaglia
Traduzione Maddalena Giovannelli e Nicola Fogazzi
drammaturgia a cura Gabriele Scotti
regia Serena Sinigaglia
con Francesca Ciocchetti, Matilde Facheris, Maria Pilar Pérez Aspa, Arianna Scommegna, Giorgia Senesi, Sandra Zoccolan, Debora Zuin
cori a cura Francesca Della Monica
scene Maria Spazzi
costumi e attrezzeria Katarina Vukcevic
luci di Alessandro Verazzi
musiche e sound design Lorenzo Crippa
movimenti scenici e training fisico a cura di Alessio Maria Romano
assistente al training Simone Tudda
produzione ATIR - Nidodiragno/CMC - Fondazione Teatro Due, Parma
con il sostegno di NEXT ed. 2021/2022 Progetto di Regione Lombardia e Fondazione Cariplo
in collaborazione con Cinema Teatro Agorà, Cernusco sul Naviglio
drammaturgia a cura Gabriele Scotti
regia Serena Sinigaglia
con Francesca Ciocchetti, Matilde Facheris, Maria Pilar Pérez Aspa, Arianna Scommegna, Giorgia Senesi, Sandra Zoccolan, Debora Zuin
cori a cura Francesca Della Monica
scene Maria Spazzi
costumi e attrezzeria Katarina Vukcevic
luci di Alessandro Verazzi
musiche e sound design Lorenzo Crippa
movimenti scenici e training fisico a cura di Alessio Maria Romano
assistente al training Simone Tudda
produzione ATIR - Nidodiragno/CMC - Fondazione Teatro Due, Parma
con il sostegno di NEXT ed. 2021/2022 Progetto di Regione Lombardia e Fondazione Cariplo
in collaborazione con Cinema Teatro Agorà, Cernusco sul Naviglio
DALLA RASSEGNA STAMPA
Le sette madri, interpretate magnificamente da Ciocchetti, Facheris, Perez Aspa, Scommegna, Senesi, Zoccolan e Zuin, salutate calorosissimamente dal pubblico del Sociale, trasmettono il senso della tragedia proprio attraverso i loro corpi, che si fanno voce, che si smembrano e si agglutinano sulla scena spesso a formare come un unico organismo vivente, pulsante, ma immediatamente pronto a frantumarsi nei singoli corpi.
Andrea Frambrosi, L’Eco di Bergamo
Interminabile applauso alle attrici che hanno restituito al pubblico l’idea di un’opera che sta agevolmente tra classico e postmoderno. (…) Sembrano riflessioni di stretta attualità, arrivano da due millenni e mezzo fa. (…) Valorizzate da una scenografia che, lasciando emergere squarci di luce da uno sfondo in cui domina il nero, accentua la dimensione di sogno lontano della vicenda. Sogno che sulle ultime battute si scioglie nell’applauso, in una serata che per forma, sostanza e profondità ha davvero lasciato il segno.
Lorenzo Parolin, Il Giornale di Vicenza
Sinigaglia, interpolando quasi impercettibilmente Euripide con Machiavelli e Cioran, mostra certo l’inevitabile gusto per la sbruffoneria e l’innato paternalismo degli uomini ovvero la vocazione al sacrificio delle donne, ma – grazie anche all’unisono con le sue sette magnifiche interpreti, con naturalezza universalizza il senso di quella lontana eppure familiarissima vicenda, tramutandola in occasione di politica riflessione sull’età ancora acerba della nostra umanità.
Laura Bevione, Hystrio
Teatro Elfo Puccini, sala Shakespeare, corso Buenos Aires 33, Milano
Orari: mart. e ven. ore 19.30 | merc., giov. e sab ore 20.30 | dom ore 16
Prezzi: intero € 38/34 | <25 anni € 15 | >65 anni € 20 | online da € 16,50
Biglietteria: tel. 02.0066.0606 – biglietteria@elfo.org – whatsapp 333.20.49021
Sinigaglia, interpolando quasi impercettibilmente Euripide con Machiavelli e Cioran, mostra certo l’inevitabile gusto per la sbruffoneria e l’innato paternalismo degli uomini ovvero la vocazione al sacrificio delle donne, ma – grazie anche all’unisono con le sue sette magnifiche interpreti, con naturalezza universalizza il senso di quella lontana eppure familiarissima vicenda, tramutandola in occasione di politica riflessione sull’età ancora acerba della nostra umanità.
Laura Bevione, Hystrio
Teatro Elfo Puccini, sala Shakespeare, corso Buenos Aires 33, Milano
Orari: mart. e ven. ore 19.30 | merc., giov. e sab ore 20.30 | dom ore 16
Prezzi: intero € 38/34 | <25 anni € 15 | >65 anni € 20 | online da € 16,50
Biglietteria: tel. 02.0066.0606 – biglietteria@elfo.org – whatsapp 333.20.49021
Nessun commento:
Posta un commento