"IL GIOVANE STREHLER
DA NOVARA AL PICCOLO
TEATRO DI MILANO"
AL MILANO OFF F.I.L. FESTIVAL
PER LA RASSEGNA MILANO OFF LIBRIS

Lodato per la ricca documentazione
unita ad uno stile scorrevole ed accattivante che lo rendono fruibile
anche a chi solitamente non si cimenta in questo tipo di letture, il
saggio si concentra sugli esordi del regista che debuttò durante la
Seconda Guerra Mondiale a Novara.
Frutto di pazienti e meticolose
ricerche, il volume è impreziosito da un nutrito apparato
iconografico e da interviste a personaggi della cultura locale e
nazionale come lo storico e critico d’arte Raul Capra, l’attore
Gianrico Tedeschi e il compianto musicista Folco Perrino.
Dalla sua uscita nel 2013 per i tipi di
Lampi di stampa “Il giovane Strehler” è stato presentato,
talvolta anche sotto forma di lezione o di reading, in diverse
località italiane tra cui Trieste (città natale del regista) ed ha
riscosso ampi consensi fra esperti del settore e semplici
appassionati, guadagnandosi l’attenzione di personalità quali
Giulia Lazzarini, Ferruccio Soleri, Giancarlo Dettori e Maurizio
Porro, e recensioni e segnalazioni su testate come il «Corriere
della Sera», «Sipario», «Hystrio» e Teatro.it.
Questo libro raccoglie, come sottolinea
Casiraghi, «ogni tipo di documentazione, locandine, dibattiti,
cronache, testimonianze, rassegne stampa, materiali biografici e
bibliografici resi disponibili alla lettura e alla riflessione
critica. Compostamente scorrono fotogrammi di quanto precedette (e
seguì) la prova di regia di un artista che muoveva i primi passi e
che riuscì nei decenni successivi a dare corpo alle sue intuizioni e
a realizzare, anche sulla scena internazionale, le sue ambizioni».
“Il giovane Strehler. Da Novara al
Piccolo Teatro di Milano”
di Clarissa Egle Mambrini, con un
intervento di Stella Casiraghi
Lampi di stampa, Vignate (MI)
Ottobre 2013, pp. 366
Note biografiche CLARISSA EGLE MAMBRINI
Clarissa Egle Mambrini è nata a Novara
nel 1984. Ha coltivato interessi artistici fin dall’infanzia ed ha
al suo attivo alcuni saggi di cinema e teatro pubblicati dalla EOS
Editrice tra 2007 e 2013.
“Il giovane Strehler” (Lampi di
stampa) è la sua opera più importante, a cui ha dedicato circa un
anno e mezzo di lavoro.
Laureata in Lettere Moderne ad
indirizzo artistico, si occupa attivamente di cultura e spettacolo da
circa dieci anni. Dopo le esperienze con alcune realtà novaresi, tra
cui la Fondazione Teatro Coccia e l’Associazione Amici della Musica
Vittorio Cocito, attualmente collabora con il Teatro Libero di Milano
ed è Cultore della materia in Storia del cinema italiano presso
l’Università Cattolica.
Note biografiche STELLA CASIRAGHI
Stella Casiraghi, saggista e autrice di
numerose monografie sulla storia culturale del nostro Paese., è una
professionista dell'organizzazione della cultura a Milano. Ha
lavorato a lungo al Piccolo Teatro ed è curatrice dell’edizione
critica di memorie inedite di Giorgio Strehler, fra le
quali: “Lettere sul teatro” (Archinto), “Non
chiamatemi Maestro” (Skira), “Il metodo Strehler. Diari
di prova della ‘Tempesta’” (Skira). In uscita il libro per
l’infanzia “Oltre il sipario. Viaggio nella pancia del
teatro” con l’editore Skira.
Alcuni estratti dalle recensioni:
«[…] c’è un giovane Strehler sul
quale vale la pena di soffermarsi, per coglierne appieno la
personalità artistica nel suo formarsi step by step. Grazie
all’opera di Clarissa Egle Mambrini veniamo così introdotti in un
universo sconosciuto, o quanto meno poco conosciuto e conosciuto da
pochi […]. Questo è reso possibile dalla ricca documentazione
raccolta nel volume […]. Un lavoro minuzioso che apre preziosi
spiragli al lettore curioso e appassionato del backstage, compiuto
con grande passione e pazienza da Clarissa Egle Mambrini, che con
quest’opera rende omaggio alla sua città. […] Chi meglio di lei
poteva dunque cimentarsi nella titanica impresa di ricostruire un
mondo remoto, reso attuale dalla sua preziosa ricerca ed in grado di
offrirci un ritratto a tutto tondo del giovane Strehler».
(Myriam Mantegazza, «Sipario»)
«[…] Un bel testo su un’Italia che
non c’è più, su una voglia di teatro che sembra sopita, su una
passione di fare, di capire, di conoscere e di sperimentare che oggi
pare assente sia nel pubblico che nei professionisti. È emozionante
leggere che durante la guerra questi giovani chiedevano testi nuovi a
chi si recava al fronte e aveva contatti con l’estero; l’umiltà
e la voglia di condividere il sapere e di “fare” il teatro anche
in periferia, anche tra le mille difficoltà, anche per pochi. È
salvifico leggere che la cultura e l’arte tengono in vita gli
uomini e danno loro speranza e dignità a dispetto di chi continua a
dire che con l’arte non si mangia. Con l’arte si pensa e si
respira. Una buona lettura per chi ama e respira il teatro».
(Elena Siri, Teatro.it)
«Per Stella Casiraghi […]
l’operazione culturale compiuta da Clarissa Mambrini punta
l’attenzione “su quel lavoro di capillare rinnovamento del
teatro, a livello artistico e gestionale, compiuto dal regista e che
si inserisce nell’humus culturale successivo alla guerra. Una
ricerca necessaria perché recupera una memoria importante e
intellettuali novaresi come Egidio Bonfante che ha catapultato nella
realtà novarese una serie di personaggi che hanno dato vita alla
storia culturale dell’Italia”. Tra le voci del dibattito […]
quella di Mariano Settembri, consulente editoriale di Lampi di
stampa, che ha sottolineato “la ricchezza di una ricerca capace di
illuminare un periodo importante per il nostro Paese in cui il teatro
diventa momento di crescita”, e dell’assessore alla Cultura del
Comune di Novara Paola Turchelli: “Queste sono pagine che mi hanno
fatto commuovere e che arrivano nel momento giusto…”».
(Eleonora Groppetti, «Corriere di
Novara»)
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