"LE SORELLE MATERASSI"
AL TEATRO COCCIA DI NOVARA
UN DRAMMA FAMILIARE SENZA TEMPO

Tre di esse (Teresa, Carolina e Giselda) sono sorelle: le prime due sono nubili, la terza è stata da loro accolta in quanto respinta dal marito. Teresa e Carolina sono abili sarte e vivono cucendo biancheria di lusso, Giselda tende all’isolamento e al risentimento.
Una dose di popolaresco ottimismo e di serena
saggezza è introdotta nella vita familiare dalla fedele domestica
Niobe, che vive con le padrone.
Tutto
sembra scorrere tranquillo fino a che nella casa giunge Remo, il
giovane figlio di una quarta sorella morta. Bello, pieno di vita e
spiritoso, diviene l’oggetto di una predilezione venata di
inconsapevole sensualità e approfitta della situazione, fino al
punto da far indebitare le sorelle.
"Le Sorelle
Materassi" maschera un dramma familiare, dipingendolo con tinte
ironiche e svelandone l’intrinseca assurdità: l' ingenuità e la repressione delle passioni delle due protagoniste sono la vera causa
della loro rovina.
Il quadro della grigia vita provinciale movimentata dall’arrivo del superuomo Remo, diventa il terreno su cui si esercita il gusto irridente dell’autore.
Superba
a mio avviso l’interpretazione di Lucia Poli e di Gabriele Agnani,
coreografie affascinanti che rendono perfettamente l’idea del
periodo storico e del contesto.
(G.G.)
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