TEATRO MARTINITT DI MILANO
“CASALINGHI DISERATI"
UOMINI ALLA RISCOSSA
QUATTRO SEPARATI E UNA CAPANNA...FUNZIONERÀ'

Il focolare regno esclusivo delle
donne? Dimenticatevene. Quattro uomini, accomunati dal fatto di
essere separati, rimescolano le carte in tavola. Sotto lo stesso
tetto tutto sembra funzionare alla perfezione: equa divisione degli
spazi, dei compiti e delle faccende domestiche.
Chi pulisce, chi fa
la spesa al supermercato, chi cucina… Una macchina oliata a
puntino, se non fosse per… lo spettro (nemmeno troppo etereo)delle
rispettive ex mogli. Si ride tanto grazie alle battute frizzanti e
irriverenti, ma lo sguardo con cui si analizza una situazione comune
a sempre più persone è attento e sensibile. Ancora una volta, al
Martinitt si affronta con garbo e ironia un tema non solo delicato,
ma che appartiene o potrebbe appartenere a tutti.
CASALINGHI DISPERATI
di Cinzia Berni e Guido Polito, diretto
da Diego Ruiz. Con Nicola Pistoia (Attilio), Gianni Ferreri (Giulio),
Max Pisu (Alberto) e Danilo Brugia (Luigi). Produzione Carpe Diem.
Aiuto Regia Manuela Perfetti, Scene
Mauro Paradiso, Musiche Stefano Magnanensi, Disegno Luci Fabrizio
Sensini, Costumi Martina Cristofari.
Quattro uomini e un solo appartamento.
Si possono dividere gli spazi e anche le faccende domestiche, si
possono condividere rimpianti e rancori, ma la convivenza tra
casalinghi disperati non è lo stesso facile. Soprattutto se la casa
è ingombra… dei fantasmi delle ex mogli. Un’istantanea frizzante
e scanzonata di una realtà sociale sempre più attuale.
Info e prenotazioni:
TEATRO/CINEMA MARTINITT
Via Pitteri 58, Milano - Tel. 02
36.58.00.10 - Parcheggio gratuito.
Orario spettacoli giovedì-sabato ore
21, domenica ore 18. Il sabato anche alle 17.30.
Biglietteria: lunedì 17.30-20,
martedì-sabato 10-20, domenica 14-20. Ingresso: 26 euro intero.
Abbonamenti a partire da 62 euro.
Il Martinitt
Un teatro entusiasta, dai grandi numeri
(oltre 40.000 spettatori lo scorso anno e oltre 2600 abbonamenti in
10 stagioni), che crede davvero nei talenti –consolidati o
emergenti- della moderna drammaturgia di casa nostra. Riflettori
sempre puntati però anche sulla danza. Al quartiere, infine, il
Martinitt ha regalato anche il cinema che mancava.
Nessun commento:
Posta un commento